La cerimonia, organizzata dal Centro studi Schiavi di Hitler e dall’Anppia Como, si è tenuta presso la lapide agli schiavi di Hitler, nei pressi del Monumento alla Resistenza Europa ed ha visto la partecipazione di soci, e di rappresentanti dell’Anpi Dongo, dell’Anpi Saronno e dell’Istituto di Storia Contemporanea “Perretta”.
Maura Sala ha ricordato l’importanza di questa ricorrenza, data simbolo degli italiani che abbandonati a se stessi seppero trovare il coraggio di scegliere da che parte stare e ha reso omaggio ai protagonisti e ai loro parenti che ancora oggi vogliono conoscere e far conoscere queste vicende, ringraziando i presenti di aver accolto l’invito.
In particolare ha ricordato Vilma Conti, staffetta partigiana, sempre vicina all’associazione, testimone della Resistenza in alto lago e della cattura di Mussolini e dei gerarchi, figura simbolo del contributo femminile al Movimento di Liberazione, recentemente scomparsa come Giulio Isola, ex sindaco di Cernobbio, socio fondatore del Centro studi che a lui deve la sede. La loro opera vivifica il nostro lavoro, come vivo e denso è l’insegnamento di Ricciotti Lazzero e Claudio Sommaruga.
Ha inoltre sollecitato l’attenzione sul tragico fatto di Curtatone, dove 10 militari italiani prigionieri del Lager di transito di Mantova, accusati ingiustamente per il ferimento di due soldati tedeschi, in verità vittime di un diverbio fra gli stessi commilitoni, condotti con un inganno nella valletta Aldriga, furono fucilati il 19 settembre 1943. Tra loro quattro della provincia comasca a cui l’associazione si ripromette di rendere adeguato omaggio con il coinvolgimento delle amministrazioni locali.
Valter Merazzi ha letto i messaggi pervenuti da parte di Chiara Braga, impossibilitata a partecipare per la campagna elettorale e della Cgil di Como. Ha poi dato lettura del saluto pervenuto dal “Projektgruppe Italienische Militärinternierte in Hamburg 1943-45” che tiene una identica cerimonia ad Amburgo, a cui abbiamo inviato un nostro messaggio. Un incontro con i compagni tedeschi è previsto il 16 settembre a Mandello del Lario.
Merazzi ha ricordato che l’associazione ha promosso la posa di targhe commemorative per quattro cittadini di Vercana. La proposta è stata accolta dal Comune e l’opera verrà inaugurata nel prossimo ottobre.
Si tratta due IMI, Ettore Martinetti e Salvatore Caraccioli, morti di deperimento organico e di tubercolosi in Germania e Polonia, di un civile, Savio Cassera Moretti, invalido, vittima innocente di un rastrellamento per rappresaglia e morto in Italia dopo il rimpatrio, anch’egli per Tbc e di un altro civile Americo Vanoli, collaboratore dei partigiani, deportato a Flossenbuerg e scomparso presumibilmente durante una marcia della morte.
E’ stata poi data la parola ai parenti dei deportati. Sono intervenuti i soci Vitaliano Cetti, Pierpaolo Schiavio, Maria Pia Re che con interventi semplici e coinvolgenti hanno ricordato i loro cari con il racconto di episodi carichi di un dolore profondo, incomunicabile a chi non aveva vissuto la stessa drammatica esperienza, sottolineando anche le difficoltà delle ricerche per ogni singolo vissuto.
Valter Merazzi ha ricordato in particolare la vicenda di Americo Vanoli, nonno di Roberta Noghera, presente ed emozionatissima.
Ernesto Banfi dell’Anpi Saronno ha ricordato il padre, IMI e informato i presenti sugli esiti della ricerca di internati e deportati del loro territorio, presso l’archivio di Stato e comunale e con la documentazione fornita dal nostro centro di ricerca.
Danilo Lillia, in rappresentanza dell’Anpi Dongo ha ringraziato per il ricordo di Vilma Conti che ne è stata presidente, sottolineando l’importanza della politica della Memoria.
Sono stati deposti fiori alla lapide agli Schiavi di Hitler, al Monumento alla resistenza europea e alla targa nel Giardino dei Giusti a Cernobbio.